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In ricordo di Robin Williams

12/08/2014 | News |
In ricordo di Robin Williams

Ci ha regalato interpretazioni che ci hanno fatto crescere al grido di "Capitano, oh mio capitano", ci ha fatto desiderare di poter parlare con una persona come il suo Sean Maguire di Will Hunting - Genio ribelle, che gli valse anche un Oscar nel 1998, ci ha fatto volare con la fantasia con il suo Peter Pan e il suo Professor Philip Brainard di Flubber. Molti di noi sono cresciuti con Jumanji e Mrs. Doubtfire. E, recentemente, ci aveva fatto ridere con la nuova serie The Crazy Ones, accanto a Sarah Michelle Gellar, che però non ha avuto il successo sperato, chiudendo dopo la prima stagione.
Robin Williams ci lascia così, a 63 anni, con un sorriso spezzato. L'attore è stato ritrovato morto nella sua casa di Tiburon, in California, in quello che, ad ora, lo sceriffo della contea ha definito un apparente suicidio. Il premio Oscar, infatti, soffriva di depressione.
«Ho perso mio marito e il mio miglior amico mentre il mondo ha perso un grande attore - ha dichiarato la moglie, Susan Schneider -  Ma vi prego di rispettare la nostra privacy e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo come è morto»
Ed è così che noi vogliamo ricordarlo attraverso tutte quelle grandi interpretazioni che hanno conquistato il nostro cuore di bambini prima, e di adulti poi grazie al suo grandissimo talento, la sua espressività e un carisma unico che lo hanno reso indimenticabile.
Impossibile, quindi, non sentire la sua voce che urla "Good Morning, Vietman" nell'omonimo film del 1987. E poi per chi come me, come noi, ama scrivere il suo professore John Keating dell'Attimo Fuggente è diventato fonte d'ispirazione, e di libertà attraverso la cultura e la conoscenza.
Indimenticabili sono anche i suoi film per ragazzi che, chi ora è 20enne, ricorderà aver visto e rivisto a ripetizione. Sto parlando di Hook, Capitan Uncino dove i duetti con Hoffman diventarono subito cult, Mrs. Doubtfire, film replicato talmente tante volte, ma che non smettiamo e smetteremo mai di vedere con piacere e che dimostra l'estrema versatilità di Williams.
Ma è Jumanji, forse, il film per le famiglie che si ama di più e forse che ha messo un po' di paura ai più piccoli.
Williams ha saputo non solo farci ridere, ma anche farci soffrire e commuovere come in Will Hunting e nell'Uomo Bicentenario, portandoci via un po' di cuore esattamente come è capitato per i cinefili e non alla lettura della sua scomparsa oggi.
Perché se ne va un grande attore, un uomo capace di ispirarci e farci ridere allo stesso tempo, perché Robin Williams sarà per sempre  "l'ispiratore di una nuova straordinaria esistenza".

Sara Prian

 


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